Storia e resilienza di una varietà lucana a rischio
| Nome comune | Pera Signora |
| Nome dialettale | Pera Signura |
| Area di produzione | Nova Siri, Rotondella, Valsinni, San Giorgio Lucano, Colobraro, Tursi |
| Raccolta | Luglio – primi di agosto |
| Caratteristiche | Gialla, rossa, piccola, dolce, profumata |
| Usi tradizionali | Fresca, essiccata, confetture, sciroppata, la purea è usata per la preparazione di dolci e gelati |
| Stato | A rischio – Presidio Slow Food (dal 2014) |
C'era una volta, nelle valli silenziose del Sinni, un albero elegante dal portamento eretto e dalla chioma snella. I suoi frutti, piccoli, gialli e arrossati dal sole, profumavano l’aria d’estate. Era la Pera Signora, una varietà antica e gentile, che per secoli ha nutrito generazioni intere nei territori di Nova Siri, Rotondella, Valsinni, San Giorgio Lucano, Colobraro e Tursi, in Basilicata.
Coltivata fin dal 1700, questa pera era così preziosa che arrivava fino ai mercati di Napoli, amata per la sua polpa candida, dolce, succosa e aromatica. Un tempo, nei paesi della valle, le donne la bollivano, la dividevano in due e la essiccavano al sole: così nasceva la Pera Signora secca, una delizia da gustare tutto l’anno, oggi ancora prodotta con forni domestici o piccoli essiccatoi locali.
Ma il tempo non è stato clemente. Con l’avanzare dell’agricoltura industriale, i campi della Pera Signora sono stati sostituiti da cereali e frutteti specializzati. La sua voce rischiava di spegnersi nel silenzio, custodita solo in pochi appezzamenti marginali. Solo grazie alla determinazione di agricoltori e comunità locali, e al riconoscimento come Presidio Slow Food nel 2014, questa varietà ha iniziato a rinascere.
Oggi, la Pera Signora ci racconta una storia di resilienza e identità rurale, un sapore che parla di memoria, fatica e paesaggio. E i bambini delle scuole la celebrano in versi:
Mi chiamo pera signora
e di parlare di me non vedo l’ora.
Sono una pera molto colorata
e la mia casa è in Basilicata.
Certo per me la vita è dura
il mio nome in dialetto è pera signura.
Sono molto amata da tutte le persone
ma purtroppo, sai, sono in via di estinzione.
Piantami e fammi crescere
così facendo aiutami a rinascere,
come ricompensa potrai sempre sapere
qual è il sapore celestiale
della signora delle pere.
— Alunni dell’Istituto Comprensivo Isabella Morra di Valsinni
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